Raccontare l'amore
Percorso di educazione affettiva per preadolescenti
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Una proposta originale, pensata in continuità con il cammino di Iniziazione Cristiana, per l’accompagnamento nella fede dei ragazzi che entrano nella stagione della preadolescenza. Si tratta del tempo che va dagli undici ai quattordici anni, tempo di passaggio e quindi particolarmente delicato ma indubbiamente ricco di grandi potenzialità.
Percorso ANTROPOLOGICO/2
Un percorso in dodici tappe per iniziare ad affrontare uno dei temi più delicati della crescita, l’educazione all’affettività. Cosa significa amare? Che messaggi invia il proprio corpo? Su quali basi costruire una bella e sana relazione con gli altri? Sono queste alcune delle domande sottese al testo, che si snoda attraverso chiari riferimenti alla Parola di Dio, ma anche all’esperienza quotidiana e al vissuto familiare e amicale, cercando di utilizzare tutti i linguaggi possibili: la letteratura, l’arte, il cinema, la musica. I contenuti del percorso partono dal presupposto che di amore i ragazzi sentono molto parlare, ma è sempre più difficile mettere a fuoco che cosa sia veramente. Eppure questo è il sigillo dell’essere persona.
Ecco allora l’intuizione che guida questo sussidio: non vogliamo definire l’amore, per circoscriverlo con la pretesa di normarlo. Abbiamo scelto di metterci in ascolto di esperienze diverse che raccontano l’amore, per offrire ai ragazzi, attraverso la paziente fatica dei loro educatori, parole, immagini, colori e suoni per raccontare a loro volta che cosa abita il loro cuore in crescita.
Al termine dell’Iniziazione Cristiana si apre per i ragazzi e le ragazze il prezioso tempo nel quale il dono ricevuto dai sacramenti comincia a portare molto frutto. La sfida che sta davanti a preadolescenti è cogliere che cosa e chi portare in questa avventura. Il nostro augurio è che accompagnati dai propri educatori e genitori sappiano trovare le parole, anche grazie al percorso che presentiamo, per raccontare l’amore realizzando il progetto di bene che Dio ha su ciascuno di loro.